Le mostre

     

    Cosimo Fanzago e la Certosa dei Santi Stefano e Bruno

    Al nome di Cosimo Fanzago è legata una parte significativa della storia artistica della Certosa di Serra San Bruno.

    L'artista bergamasco ha, infatti, progettato il grande ciborio della chiesa conventuale dei certosini calabresi. Tale ciborio, con le figure bronzee che lo adornavano, dopo il terremoto del 1783 è stato asportato dalla Certosa e ricollocato nella chiesa serrese dell'Arciconfraternita di Maria SS. dei Sette Dolori.

    Le statuine del ciborio fanzaghiano sono state conservate in parte a Serra e in parte a Vibo Valentia nel Museo di San Leoluca. La mostra ha voluto ricostruire questa importante vicenda artistica. 

     

     

    Reliquie e culto dei santi nella Certosa di Serra San Bruno

    L'ostensione delle reliquie della Certosa ha costituito il momento più significativo di una iniziativa che ha visto la collaborazione del Museo con il Centro Antropologia e Letterature del Mediterraneo dell'UNICAL.

    Un'ostensione di reliquie è qualcosa di molto particolare, poiché in quanto segni e memorie della presenza dei santi, non è possibile ricondurle soltanto ad una dimensione storica, antropologica o giuridica.

    Ad essere chiamati in causa sono soprattutto la dimensione religiosa dell'uomo e le sue personali relazioni col sacro.

     

     

     Immagini di un Santo.

     Bruno di Colonia tra l'Europa e la Calabria

     Nel nono centenario della morte di San Bruno il Museo della Certosa e il Comitato Nazionale per la valorizzazione della presenza normanna in provincia di Vibo Valentia hanno allestito una mostra iconografica nella quale, per la prima volta, è stata presentata l'iconografia del santo, con particolare attenzione alle rappresentazioni figurative calabresi.

    Le immagini di San Bruno hanno "restituito" un riflesso significativo della sua vita e il santo è apparso - in perfetta concordanza con le memorie storiche che lo riguardano - come il modello ideale per tutti coloro che hanno scelto di seguire il suo stesso cammino.

     

     

    Dagli amanuensi ai digitanti: 1. la Bibbia

    L'ostensione delle reliquie della Certosa ha costituito il momento più significativo di una iniziativa che ha visto la collaborazione del Museo con il Centro Antropologia e Letterature del Mediterraneo dell'UNICAL.

    Un'ostensione di reliquie è qualcosa di molto particolare, poiché in quanto segni e memorie della presenza dei santi, non è possibile ricondurle soltanto ad una dimensione storica, antropologica o giuridica.

    Ad essere chiamati in causa sono soprattutto la dimensione religiosa dell'uomo e le sue personali relazioni col sacro.

     

     

    Dagli amanuensi ai digitanti: 2. i commentari alla Bibbia

    La seconda parte dell’esposizione tenuta in occasione dell’edizione 2012. Lo scorso anno sono state esposte numerose edizioni della Bibbia che hanno tracciato un percorso che ha visto il Libro Sacro come fenomeno bibliografico e codicologico.

    In questa esposizione viene messo in evidenza il frutto della lettura del testo sacro. Infatti, la meditazione e la lettura della Bibbia hanno portato, come fenomeno bibliografico, alla produzione di una impressionante quantità di commenti e interpretazioni della parola sacra.

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